mercoledì 10 settembre 2008

Sticky e (poco) Sweet!


I concerti del 2000 dovrebbero organizzarli così: priorità alle mezze seghe. Sabato 6 settembre, giorno del fatidico concerto della ciccona a Roma. Io e la Chiara partiamo galvanizzati alle 7 di mattina col nostro trenino da Campo di Marte direzione Termini. 8 ore di coda sotto il sole, dopodichè un'altra oretta schiacciati ai cancelli dello stadio Olimpico in mezzo ad una mandria di checche nevrotiche. Finalmente passiamo. Corsa verso il campo. Ci siamo, vedo il palco. Alle 21.20 inizia la musica, è il delirio. Guardiamo avanti e... cazzo, non si vede una sega! Possibile che i fan di Madonna debbano essere alti come minimo un metro e 90? Vabbè, ci siamo detti, staremo così le prime canzoni e poi col pogo (pensando di essere ad un concerto dei Metallica) ci sposteremo. Macchè, 2 ore fermi nello stesso punto, sembrava di essere ancora in coda. A parte questo, quello che sono riuscito a vedere del concerto è stato abbastanza deludente, 90% di playback, scenografie spettacolari ma non all'altezza di ciò che avevo visto nei concerti dei tour precedenti e soprattutto una Madonna abbastanza spenta. Non vorrei essere frainteso, è un animale da palcoscenico non indifferente e questo l'ha fatto notare anche sabato scorso, ma di fronte a me piuttosto che un'icona della musica mi è parso di aver visto più un'arzilla 50enne che zompetta giuliva in quà e là sbeffeggiando tutte le sue coetanee che non possono permettersi i suoi ritocchi estetici. La serata e la nottata che ci aspettavano ovviamente poi si sono concluse come da tradizione: nell'alcool. Questi giorni tumultuosi in casa mi hanno permesso di concentrarmi sul lavoro. Visto che in questo periodo di sfiga ne ho da vendere, ho pensato che stare in negozio mi avrebbe tenuto al sicuro. Detto fatto: rapina a mano armata con tanto di colpi di pistola per strada nel supermercato a 50 metri da dove lavoro. Ieri è toccato a loro, qualche mese fa rapina a colpi di spranga sui commessi nel negozio di telefonia nella strada parallela, un po' di giorni dopo botteghe svaligiate e poi il fatto di ieri. Si stanno avvicinando a me. Certe volte penso: e se dovessero entrarmi in negozio e mi chiedessero l'incasso casomai armati di pistola che reazione potrei avere io? Prima di tutto potrei pensare che si accontenterebbero veramente di poco, ma poi? Chissà che reazione potrei avere: mi bloccherei a guardarli e li lascerei fare i loro comodi, casomai poi aiutandoli a riempire i sacchi come nel far west o gli salterei al collo urlando: "in questo incasso c'è anche il mio stipendio, non lo toccate figli di puttana", rischiando di entrare in un vortice di ceffoni? E poi: è meglio non dargli l'incasso e affrontare la loro ira oppure assecondarli e affrontare l'ira del principale dopo? Che dilemmi, dormiamoci sopra, oggi intanto è andata.