"Che vita romantica che fai Michele, ogni poco sei a fotografare un matrimonio, ritrai tra la gente che si ama, fotografi belle spose, mangi in luoghi fantastici...". Agli occhi degli altri certe volte mi sembra di apparire come MariaFiore di "Prima o poi mi sposo", ma voglio sfatarvi un mito: non sempre è così. Per prima cosa: la sposa. Pensate che sia sempre la bella ragazza alta, fisico da top model, che si presenta alla chiesa in carrozza, con un lungo velo e magari con due colombe bianche che le svolazzano attorno quando si avvicina all'altare? Illusi. Non sempre è così, poi può anche capitare. La scorsa settimana ero a fare un matrimonio tra un camionista e una bidella: appena lei è scesa dalla macchina le sono andato incontro, le ho aperto la portiera e subito l'esclamazione: "cazzo, ho scordato i'bouquet n'ì frigorifero!". Ma bonjour finesse, si parte bene. Quel matrimonio poi è finito a tarda notte con una spensierata gara di rutti tra i testimoni. Un matrimonio che si rispetti deve avere almeno una delle seguenti caratteristiche:
- la zia che ogni tanto va ad aggeggiare il vestito della sposa durante la cerimonia
- il parente che, preso da un attacco di protagonismo, durante il lancio del riso rischia di spaccarsi l'osso del collo per correre a rovesciare tutta la confezione del riso flora addosso agli sposi
- due o tre bambini che si rotolano per terra durante la cena perchè si stanno tramortendo i coglioni e hanno finito il campionario di giochi da fare
- la cugina zitella di 40 anni che si presenta al ricevimento scosciata e con un'acconciatura stile Samantha Fox anni '80, fiduciosa di incontrare qualcuno che prima o poi porti anche lei sull'altare
- la ragazza cicciona e l'amico gay della sposa che duettano una canzone al piano bar
- il trenino attorno ai tavoli organizzato dal primo zio che finisce la bottiglia di chianti a tavola
1 commento:
Al prossimo matrimonio voglio venire anch'io!!!!
Alla fine ti fai sempre 2 risate!
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